Tratto dal suo libro di poesie, un ricordo per il carissimo amico Bruno, maestro di libertà, che ci ha lasciato:
Le ultime tre poesie sono del mio nipotino Riccardo scritte all’età di sette anni.
In una notte che dormì con me, tutti soli, prima di prender sonno mi disse:
“Nonno, se muori d’agosto piangerò fino a gennaio”.
“Grazie” - risposi- “ma il Natale passalo in allegria”.
Ci addormentammo con la coscienza in pace.
Bruno Bernacchia
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