Al momento della scelta dell'indirizzo di questo blog, dopo una serie di tentativi a vuoto alla ricerca di un nome semplice e pertinente, la sorpresa: "regola" era libero! L'architettura è oppressa da leggi e regolamenti, i termini più altisonanti della "creativa" cultura architettonica erano già occupati ma una parolina così semplice e antica e comprensibile da tutti, cioè "regola", era libera!
Questo blog parla appunto di "regole" contro la sregolatezza architettonica.


9 aprile 2010

CONSIGLI DI LANGONE AD ALEMANNO

Un altro link ad un articolo su Il Foglio di Camillo Langone. Tema? Lo dice il titolo:

Consigli ad Alemanno per salvare Roma da architetti incapaci e cinici.

3 commenti:

ettore maria ha detto...

Nutro delle forti perplessità sull'affidare progetti per Roma a Carmassi e Zermani, non conosco questo Pellegrini quindi non posso esprimermi su di lui ... ma dato il nome di battesimo penso si riferisse a Pier Carlo Bontempi, nel qual caso andrebbe benissimo, così come mi piace il lavoro di Andrea Pacciani ... mi dispiace, essendo romano (anche se trapiantato da Barletta), che Langone non mi abbia pensato, ma non fa niente.

Ettore

Pietro Pagliardini ha detto...

Anch'io nutro dubbi su Zermani. Anzi, sono certo che non è adatto. Certamente migliore di altri, ovvio, ma anche lui tende a progettare oggetti. Carmassi è architetto di qualità, capace di leggere la città. Ricordo un suo progetto, non sono sicuro se fosse un complesso scolastico o un palazzo di giustizia, in cui dimostrava chiaramente di sapere cos'è un isolato, anche se poi faceva ricorso al solito marchio personale dei mattoni faccia a vista.
Pellegrini è Pellegrini e non Bontempi. E' un architetto lucchese, credo. Andrea Pacciani è certamente bravo, scuola Bontempi, e poi è di Parma , come Langone.
Ma non commettiamo l'errore di prendere alla lettera tutto ciò che dice Langone.
Prendendolo alla lettera dovremmo tutti vestirci con il tabarro e/o il cappotto di Casentino; dovremmo mangiare culatello proveniente da una certa località vicino al Po invecchiato in una specifica grotta, ecc.; ottime intenzioni ma un pò difficili da realizzare.
Quello che conta è l'essenza di ciò che dice, lo spirito che lo guida.
E questo lo condivido in pieno.
Ciao
Pietro

Linea del 666 ha detto...

"dovremmo tutti vestirci con il tabarro e/o il cappotto di Casentino"

magari il lagnone si vestisse così... io l'ho visto solo una volta in tv che presentava la sua destra divina (o di vino?) e indossava, se ben ricordo, una camicuola in jeans senza cravatta, non ricordo i pantaloni ma ricordo 'na collanina stretta al collo e, l'insieme, mi fece escalamare: - cazzarola! ma 'sto qua non sta vestirsi come dio comanda invece di andare a romper le balle a mezzo mondo?

poraccio, pure lui contagiato dal demonio della modernità...

amen
robert

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