La Republica, 10 marzo 2009
Appello:
Le licenze facili e i permessi edilizi fai da te decretano la fine delle nostre malconce istituzioni. Il territorio, la città e l'architettura non dipendono da un'anarchia progettuale che non rispetta il contesto, al contrario dipendono dalla civiltà e dalle leggi della comunità. La proposta di liberalizzazione dell'edilizia, annunciata dal presidente Berlusconi, rischierebbe di compromettere in maniera definitiva il territorio. Ecco perché c'è bisogno di un sussulto civile delle coscienze di questo paese.
Gae Aulenti
Massimiliano Fuksas
Vittorio Gregotti
Ventitre giorni dopo…..
IL SECOLO XIX, 2 aprile 2009.(1)
Bruno Lugaro intervista Massimiliano Fuksas.
…….
Lugaro: (la proposta) non sembra così diversa da quella originaria di Berlusconi contro la quale lei per primo si schierò due settimane fa.
Fuksas: ……Ciò che non condividevo del piano Berlusconi era la demolizione delle istituzioni non quella degli edifici obsoleti…..Oggi con una legge concretamente cambiata, siamo tornati un Paese normale.
……..
Lugaro: Le regioni alla fine hanno dato ragione a Berlusconi su ampliamenti e demolizioni di vecchi edifici. Lei è d’accordo quindi?
Fuksas: Certo, non vedo nulla di strano nell’autorizzare aumenti di volume del 20%, oltretutto con il limite di 1000 mc.
……
Lugaro: Non sarà facile neppure applicare la norma della “rottamazione” degli stabili obsoleti.
Fuksas: E’ vero, ma l’idea è ottima. Si può veramente ragionare sull’eliminazione di volumi che non hanno più alcun senso e ce ne sono tanti.
….
Lugaro: La burocrazia è una delle questioni affrontate dalla nuova legge.
Fuksas: Lentezze e inefficienza sono un problema reale che va risolto: lo ha detto Berlusconi lo hanno confermato i presidenti delle Regioni nel loro documento.
……
Lugaro: Architetto, la Conferenza delle Regioni ha chiesto il suo aiuto per la stesura del Piano?
Fuksas: Diciamo che ho dato volentieri un contributo.
……..
2 aprile 2009
LA FORZA DELLE IDEE
(1) Il link all'articolo del SECOLO XIX non c'è perché é riservato agli abbonati.
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2 commenti:
Che sfacciato. Bè, si sapeva.
Quell'uomo non ha ancora capito che non deve parlare, come Lucio Battisti.
Gli riconosco un certo talento e abilità come architetto. Discontinuo, non esente da fiaschi, però con qualche innegabile successo, e in ogni caso con una decisione che rivela personalità, e, appunto, un certo talento.
Ma le parole, le lasci semmai a Gregotti (che è meno dotato come architetto)
La cosa che mi fa ridere è che, avendo fatto il sessantotto, viene spesso invitato a celebrare la "questione morale"...
Comunque ti linko questo: http://www.comitatoabruzzesedelpaesaggio.com/wp-content/uploads/2009/04/piano-casa-iezzi2.pdf, molto interessante
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