di Ettore Maria Mazzola
Martedì 30 ottobre 2012, presso il MIBAC, nel Complesso di S. Michele a Ripa, Sala dello Stenditoio, si svolgerà il Forum "La forza nel Segno. Corviale e il suo territorio 35 anni dopo".
Secondo gli organizzatori “si tratta di un'importante iniziativa con cui si apre formalmente il processo partecipato, che porterà all'elaborazione del Piano strategico del sistema locale di Corviale.”
Ma ve lo immaginate il Corviale portato agli allori di un immobile vincolato alle Belle Arti?
Il programma prevedrebbe anche un “confronto” … per gli organizzatori mostrarsi pluralisti è importante … non sia mai si dovesse dire che sono lì per ragioni ideologiche!
E allora prendiamoci la briga di andare a leggere i nomi degli invitati al “confronto”, (Luca Zevi, Curatore Padiglione Italia Biennale Venezia 2012; Fabrizio Battistelli, Sociologo Università La Sapienza; Massimo Billia Direttore Generale ATER; Daniel Modigliani Presidente INU Lazio; Francesco Moschini, Segretario Generale Accademia Nazionale di San Luca; Coordina : Giuseppe Pullara, giornalista; Collegamento Skype da New York: Richard Plunz dalla Columbia University) così come quelli dei vari architetti e/o esperti di arte invitati a parlare e/o confrontarsi su diverse tematiche (Maria Grazia Bellisario, Direttore Servizio Architettura e Arte contemporanee – Direzione generale per il paesaggio le belle arti l’architettura e l’arte contemporanee; Piero Ostilio Rossi, Capo Dipartimento Architettura e Progetto Università La Sapienza Roma; Maria Maddalena Alessandro, architetto, Direzione Generale PaBAAC; Barbara Pizzo, ricercatrice Università La Sapienza; Bartolomeo Pietromarchi, direttore museo MACRO; Gianni Orlandi, Professore ICT La Sapienza; Giuseppe Imbesi, Ordinario Urbanistica La Sapienza; Giorgio Nebbia, Professore Emerito; Marco Maria Medaglia, Cattid La Sapienza & Miur; Stefano Boeri, Urbanista Politecnico Milano; Pino Galeota, Corviale Domani; Achille Bonito Oliva, Curatore progetto Parco Nomade Corviale) … ci rendiamo subito conto che più che di pluralismo ci troviamo, per l’ennesima volta, davanti ad un monologo monista.
Si vorrebbe far credere ad un processo partecipativo, ma le decisioni sono già prese. Chi conosce i proclami di Pino Galeota e dei suoi affiliati di “Corviale Domani” sa benissimo che l’unico obiettivo di queste persone che al Corviale non vivono, è quello di tenere in piedi l’ecomostro, le ragioni potete immaginarvele da soli! Chi conosce le loro battaglie sa benissimo che quello che loro chiamano “riqualificazione di Corviale” mira solo ed esclusivamente alla regolarizzazione delle unità immobiliari abusive del 4° piano!
Già, quel 4° piano che nella mente confusa del progettista avrebbe dovuto ospitare i negozi e che, ovviamente, non ha mai visto nessun impavido commerciante azzardarsi ad aprire un’attività fallimentare. Quei negozi avrebbero potuto funzionare solo nella mente malata di chi credesse fermamente nell’ideologia “funzionalista” post Le Corbuseriana, sicché oggi l’intero 4° piano risulta occupato abusivamente da abitazioni, da uno studio dentistico, dalle sedi di tutti i partiti politici, e tante altre situazioni assurde!
Ebbene, secondo i signori di Corviale Domani, tutti gli abusivi del 4° piano meriterebbero la spesa di oltre 27 milioni di Euro stanziati dalla Regione Lazio e bloccati dall’ultimo assessore di passaggio il quale, agli occhi di questi signori, si sarebbe macchiato del peccato di immaginare che sarebbe stato meglio bloccare questa spesa folle, e pensare ad investire quella somma in qualcosa che migliorasse la vita dei 6500 residenti regolari.
Ecco quindi che i promotori di un processo partecipativo dovrebbero considerare che sul Corviale esistono due posizioni radicalmente differenti:
1. I sostenitori dell’ecomostro che raccontano quanto sia bello e vitale “il Quadrante di Corviale”, mostrando immagini del Buon Pastore di Brasini e della campagna romana … un complesso architettonico ed un paesaggio che, semmai, risultano mortificati dalla presenza del Serpentone. Questa “fazione”, molto attiva, propone di tutto, e organizza convegni e mostre per i quali piovono soldi pubblici che potrebbero investirsi altrove, magari a beneficio dei residenti regolari … così si assiste a proposte che vanno dalle Olimpiadi a Corviale all’uso della campagna circostante il mostro per realizzare una mostra di “sculture” e “installazioni” di arte contemporanea, dalla realizzazione di un orto pensile sui tetti di Corviale (che già ha parecchi problemi di infiltrazioni per dover prendersi pure un “tetto verde” che non porta alcun beneficio alla natura ed alle falde freatiche) all’installazione di pannelli fotovoltaici, sempre sul tetto, ecc., fino alla folle idea di far vincolare l’ecomostro dal MIBAC affinché mai a nessuno venga più in mente di promuoverne l’abbattimento.
Per un approfondimento sulle iniziative e sulla recente storia di Corviale rimando a questo mio post: Toglietemi tutto ma non il Corviale dell’aprile 2012.
2. I sostenitori dell’abbattimento e sostituzione del mostro con un quartiere a dimensione umana dotato di tutti i servizi e gli spazi per la socializzazione. Un progetto che vedrebbe il graduale spostamento, senza traumi, per i residenti, i quali lascerebbero le proprie case solo quando, a pochi metri di distanza dall’attuale edificio, saranno pronte ed abitabili quelle nuove. Un progetto che non avrebbe costi, ma solo profitti per la pubblica amministrazione. Un progetto voluto a gran voce dai residenti chiamati ad esprimersi nel lontano 2001, tanto che venne organizzato un convegno – Recupera Corviale – sempre presso la Sala dello Stenditoio del Complesso di S. Michele a Ripa, che mostrò all’intera cittadinanza la volontà popolare di abbattere lo scempio urbanistico architettonico e sostituirlo con un quartiere di case a dimensione umana.
Ebbene, in un convegno che proclama l’intento di una progettazione partecipata con i residenti, dove sono i rappresentanti del secondo schieramento? Perché nessuno è stato invitato a far conoscere l’alternativa all’accanimento terapeutico sull’ecomostro?? In base a cosa, dunque, gli astanti potranno esprimersi correttamente su da farsi???
Sembra di rivedere il fantomatico “processo partecipativo” del sindaco Alemanno sul progetto di ricostruzione degli edifici di via Giulia, dove 7 progettisti da lui scelti a tavolino svilupparono dei progetti che, obbligatoriamente, avrebbero dovuto evitare la ricostruzione filologica degli isolati di Palazzo Ruggia e Palazzo Lais, voluta dai cittadini di via Giulia e proposta dal prof. Marconi e dal sottoscritto in occasione di un progetto sviluppato con gli studenti delle università di Notre Dame, Miami e Roma Tre … i cittadini, in pratica, avrebbero dovuto esprimersi su quale dei 7 progetti, simili per concezione ideologica, avrebbe dovuto realizzarsi lungo la storica strada (Vedi Il Covile, Via Giulia).
È come in quel film comico sulla mafia in cui il padrino di turno mette il suo interlocutore davanti ad una “doppia” soluzione dicendo: “puoi scegliere, ffaai come dico ioo, oppure …. laa sseconda possibilità? Miii, nno mmela rrricordo!”.
Personalmente ho sviluppato un progetto di rigenerazione urbana per Corviale, all’epoca lo feci semplicemente a scopo dimostrativo, e non avrei mai immaginato che la cosa potesse avere un seguito, invece il progetto, in occasione della 49^ Conferenza dell’International Making Cities Livable, tenutasi a Portland, Oregon nel maggio 2012, ha perfino ricevuto il “Premio Internazionale di Progettazione Urbana come progetto esemplare di rigenerazione urbana, come riconoscimento per l’illuminata proposta di sostituzione di un ‘gratta-terra’ con una cittadella neo-tradizionale a scala umana, fatta di edifici a destinazione mista e piazze, che migliora il paesaggio, il benessere sociale ed economico, senza danneggiare gli abitanti”.
Quel progetto è stato invitato ad essere mostrato a Mosca, in occasione della Biennale 2012 di Architettura, è stato presentato a South Bend, Indiana, in occasione del Convegno “Durability in Costruction” e pubblicato negli atti del convegno, è stato mostrato ad Helsinki in occasione del Convegno “SB11 World Sustainable Building” e pubblicato negli atti del convegno, a La Spezia, in occasione del Convegno “La Cultura della Città, valorizzazione e rigenerazione urbana e ambientale” … in pratica ovunque tranne che a Roma. Ma come il mio progetto, esiste anche quello sviluppato da Gabriele Tagliaventi, anch’esso basato sull’ipotesi di sostituire il mostro.
I progetti sono noti ai signori di Corviale Domani, i quali fingono di non sapere. Probabilmente, agli occhi dei residenti, il confronto potrebbe risultare devastante per propri scopi, sicché è meglio nascondere, o meglio “condannare alla pena del silenzio”, come diceva Viollet-Le-Duc.
Ma questo non è corretto. I cittadini regolari di Corviale meritano più rispetto, e solo loro, in quanto residenti, hanno il diritto di decidere cosa sarebbe giusto e non fare sulla collina del Corviale.
Il mio progetto, come quello di Tagliaventi, non vuole essere “il progetto”, ma “un progetto”, in base al quale sviluppare un dibattito che consenta ai cittadini di esprimersi in maniera serena e, soprattutto, completa.
Un giudice non può esprimere un giudizio senza aver ascoltato i testimoni di ambo le parti, né senza aver ascoltato le diverse versioni dei fatti. Chi opera diversamente si comporta da dittatore proclamandosi democratico!
10 commenti:
grazie Pietro,
speriamo che qualcuno faccia presente a questi personaggi che esistono altre possibilità, oltre quella assurda di mantenere in piedi l'obbrobrio!
Riciclo una vecchia battuta: in un conclave di cardinali, chi potrà mai mettere in dubbio la verginità della madonna?
Io ho l'impressione che con tutto quel parterre di nomi tutti molto "istituzionali" ci sia la caccia a qualche progetto di finanziamento per qualche istituto, qualche carriera da sistemare, qualche pubblicazione da fare, qualche fasto da rinnovare.
Si dice che soldi non ve ne siano in giro, ed è vero, ma di "progetti" assurdi da finanziare ogni tanto qualcuno ne scappa fuori. Un bel convegno, un po' di pubblicità, un caso di "rinascita" a valenza nazionale, da cosa nasce cosa.
Questa, da noi, si chiama "ricerca".
Pietro
Gentile Architetto Mazzola, La invito a leggere quel che abbiamo pubblicato il 15 ed il 26 ottobre sul nostro sito web www.corvialedoman.it, in dissenso esplicito rispetto al "ForumCorviale" promosso dall'agit-prop Galeota e incredibilmente sostenuto da un Ministero, che pure, su tematiche così delicate, dovrebbe porsi in prospettiva bi-partisan. Siamo gli autori di una ricerca su Corviale, che ha doverosamente dato spazio anche alle Vostre tesi. E forse per questa ragione anche noi rei di "damnatio memorie", in quanto sostenitori di un pensiero critico non conforme. Buon lavoro. Cordialmente. Angelo Zaccone Teodosi (a.zaccone@isicult.it) Roma, 29 ottobre 2012
www.isicult.it
“ULTIME NOTIZIE”
(26 ottobre 2012)
Questa mattina, venerdì 26 ottobre, finalmente il finora misterioso programma del “Forum Corviale”, che si terrà a Roma martedì 30 ottobre al San Michele è stato disvelato. Si conferma quel che prospettavamo nel nostro commento del 15 ottobre (vedi infra), ovvero una qual certa confusione di intenti ed un evidente spostamento del baricentro dei promotori, il comitato informale CorvialeDomani, dalla iniziale precisa idea di rigenerazione di Corviale come possibile distretto culturale verso più generiche prospettive urbanistiche. Osserviamo divertiti che IsICult, autore dell’unica ricerca realizzata negli ultimi anni sul Serpentone, non è stato invitato ad intervenire, ma nel programma – udite udite – si legge (senza entrare nel merito di qualche problema con l’uso dell’italiano): “Si ringraziano per la collaborazione e i contributi documentali: Rai (…), FILAS Lazio per aver fatto realizzare la ricerca all’Istituto Italiano per l’Industria Culturale ISICULT” (sic). Bontà vostra, ma… “fatto realizzare”?! Si ringrazia il committente Filas, ma non gli autori della ricerca. Non soltanto non viene invitato IsICult, ma nemmeno chi non crede nelle tesi (di parte) di CorvialeDomani, tra cui gli urbanisti che, legittimamente, teorizzano la demolizione del Serpentone e la rigenerazione ex novo del quartiere: tesi opinabili, ma che non possono essere ignorate, in un dibattito pubblico, che dovrebbe essere libero, dialettico, plurale (“bi-partisan”, s’usa dire, in alcuni ambienti). Eppure invece così è (esclusione dei dissidenti e dei dissenzienti), con la benedizione del Ministero per i Beni e le Attività Culturali (che sostiene l’iniziativa e la accoglie in una delle sue sedi prestigiose) e dell’Università “La Sapienza” (che pure non risulta abbia, negli ultimi anni, dedicato particolare attenzione a Corviale, né dal punto di vista urbanistico né da quello sociologico: non risulta né pubblicata né promossa una ricerca una, su queste materie). Il Mibac deve aver fatto proprie le tesi, lievemente faziose, del promotore del comitato Corviale Domani, Pino Galeota, magister elegantiorum ed agit-prop ideologico dell’iniziativa. Osserveremo con interesse e informeremo su queste colonne. Buona kermesse. (Angelo Zaccone Teodosi)
Post scriptum. Corrigenda al refuso di cui al precedente post.
Il sito del progetto di ricerca CorvialeDomani è
www.corvialedomani.it
Soltanto un piccolo suffisso (.it invece di .org) ci separa dal sito (politico) curato dal comitato informale CorvialeDomani, ma una grande distanza intellettuale, ideologica, spirituale. Buon lavoro e grazie per l'attenzione. Cordialità. Angelo Zaccone Teodosi
www.isicult.it 29.10.2012
Ecco quel avevamo pubblicato il 15 ottobre 2012, appena giunta eco della kermesse del 30 ottobre 2012.
Tratto da
www.corvialedomani.it
(15 ottobre 2012).
Nessun comunicato stampa, nessun dispaccio di agenzia, nessun articolo su quotidiani, nessuna notizia sul sito del Ministero per i Beni e le Attività Culturali: semi-clandestino… ma è online da qualche tempo un nuovo sito su Corviale. Si tratta di www.forumcorviale.org. Il sito è organizzato dai curatori del sito www.corvialedomani.org, ovvero dai promotori del Comitato informale CorvialeDomani. Viene annunciato un “forum”, che si terrà il 30 ottobre 2012 a Roma, presso il Mibac, nella Sala dello Stenditoio. Al 15 ottobre, il programma non è ancora noto, né si conosce il responsabile scientifico dell’iniziativa. È opportuno qui precisare che IsICult, per ragioni ignote, non è coinvolto nell’iniziativa. L’iniziativa è sostenuta dal Mibac, dai Municipi XV e XVI di Roma Capitale, dall’Università “La Sapienza” di Roma. Sul sito, viene pubblicato anche un “protocollo d’intesa” tra Mibac, Municipi XV e XVI, “La Sapienza”, stipulato il 3 aprile 2012, di cui non si aveva alcuna notizia (vedi il file che riproduciamo nella sezione “materiale istituzionale”). Sul sito del “forum Corviale”, a partire dall’8 ottobre 2012, sono stati pubblicati alcuni documenti di lavoro (vedi il file che proponiamo nella nostra ”rassegna stampa”, che raccoglie quelli finora disponibile), che evidenziano uno spostamento sostanziale delle strategie del Comitato informale CorvialeDomani, dal convincimento della centralità del vettore “culturale” verso un più generico sviluppo urbanistico ecosostenibile (a partire da esperienze come quelle degli “orti urbani”). L’èquipe IsICult non condivide questa differente visione, resta convinta della centralità della cultura nella possibile rigenerazione di Corviale, ma seguirà con evidente interesse queste elaborazioni, auspicando che non finiscano per vanificare una progettualità basata su anni di studi e ricerche, determinando il rischio di far divenire evanescente il lungimirante progetto di Distretto Culturale. Ad maiora et ad meliora.
Angelo Zaccone Teodosi (a.zaccone@isicult.it). Roma, 15.10.2012
Bipartisan sarebbe perfino troppo. Basterebbe un minimo di tolleranza, di curiosità, di rispetto per le persone e per le idee altrui.
Uno può rimanere minoranza, ma pretendere anche che sia silenziosa è eccessivo.
Grazie a IsICult e a Zaccone Teodosi
Pietro
gent.mo Zaccone Teodosi,
La ringrazio molto per la segnalazione del vostro testo che, semmai fosse stato necessario, conferma il fatto che Galeota & co. si muovono solo ed esclusivamente nell'interesse di se stessi più che del Corviale e della partecipazione libera e democratica. Vedremo ciò che accadrà oggi, mi dispiace solo di non poterci essere per dir loro ciò che penso. Spero che qualcuno lo faccia, affinché lo Stato, la Regione, il Comune la smettano di sovvenzionare certe finte manifestazioni "pro-Corviale" e promuovano qualcosa di più rispettoso ed obiettivo teso a creare un dibattito costruttivo strutturato su TUTTE le proposte per Corviale
Gentile Architetto Mazzola, siamo noi che ringraziamo Lei, perché le Sue tesi possono anche essere considerate eterodosse, ma sono sempre poste in modo accurato, dialettico, cortese. Io personalmente non mi sono affacciato alla kermesse, ma un paio di colleghi ci sono stati, ed hanno avuto conferma di quel che abbiamo scritto sul nostro sito: molta confusione, molta passarella, molte persone "fuori luogo". E prevedibile pensiero "unico" monodimensionale (cfr Marcuse). Andremo a pubblicare un nostro commento critico, nei prossimi giorni. Attendiamo di leggere la rassegna stampa domani mercoledì, anche se non m'attendo grandi letture critiche da parte dei quotidianisti. Prevedo il solito flusso di banalità sul Serpentone. Buon lavoro. A presto. Cordialmente. Angelo Zaccone Teodosi (a.zaccone@isicult.it), Roma, 30 ottobre 2012. P. S. Approfitto per ringraziare Pietro Pagliardini per il suo post.
www.isicult.it
www.corvialedomani.it
Gent.mo Zaccone Teodosi,
le sue parole mi confermano che, non potendo andare al San Michele, non mi sono perso molto!
Aspetterò con piacere di leggere la vostra versione dei fatti. Intanto oggi c'è un dibattito su Archiwatch (anzi diversi, in puro stile Muratore) che mi hanno tirato dentro a forza. Probabilmente troverà alcuni chiarimenti su alcune cose che riguardano il progetto che ho sviluppato (anche se molto sommari)... ovviamente troverà anche persone che sembrano parlare sotto dettatura di Galeota & co., ma è il bello del dibattito democratico che solo i blog ancora consentono.
Cordialmente
Ettore Maria Mazzola
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