Al momento della scelta dell'indirizzo di questo blog, dopo una serie di tentativi a vuoto alla ricerca di un nome semplice e pertinente, la sorpresa: "regola" era libero! L'architettura è oppressa da leggi e regolamenti, i termini più altisonanti della "creativa" cultura architettonica erano già occupati ma una parolina così semplice e antica e comprensibile da tutti, cioè "regola", era libera!
Questo blog parla appunto di "regole" contro la sregolatezza architettonica.


3 giugno 2011

CAMILLO LANGONE

Ancora Camillo Langone su il Foglio contro i grattacieli:
del 2 giugno

Una conferma che il mal di grattacielo non ha partito né appartenenza. In questo senso è davvero....democratico!

9 commenti:

lycopodium ha detto...

Superlativo!

Pietro Pagliardini ha detto...

Langone è una fonte inesauribile.
Ciao
Pietro

Anonimo ha detto...

Pietro, il dilemma è sempre lo stesso: a che titolo Camillo Langone dovrebbe capirne di grattacieli più del ciellino Carlo Masseroli?
La chiave dell'ironia è un comodo passepartout che gli permette di mascherare con lo scherzo argomenti dei quali ha conoscenze superficiali e conservare il suo spazio e il suo stipendio sui giornali che lo pagano.
Altrimenti, perché mai ci somministrerebbe i suoi illuminati pareri (s)parlando di tutto e di più dall'alto della sua ineffabile tuttologia?
E perché tu te li bevi, leccandoti pure i baffi?

Vilma

Pietro Pagliardini ha detto...

Vilma, ti avevo risposto scrivendo con il netbook che però essendo da buttare via, mi si è spento da solo prima che pubblicassi il commento. Si vede che si deve essere offeso perchè dicevo bene di Langone. Ecco, Langone non è persona da mezze misure: o si adora o si detesta, molto più di Berlusconi o di Sgarbi (guarda un po', come mai tutta gente di destra? chissà).
Nel frattempo mi sono documentato su due o tre blog suggeritimi e, giuro, più leggo di lui e più mi piace. Certo, se dovessi averlo ospite a casa anche per un solo giorno (e una notte) sarei in grave imbarazzo, perché è notoriamente incontentabile e insopportabile e avrebbe da ridire su tutto, perfino sulle lenzuola. Soprattutto sulle lenzuola.
Torno serio adesso. Langone si interessa di architettura, come è giusto che sia, essendo questa materia per tutti. Se lo è per Masseroli perchè non dovrebbe esserlo per LAngone? A me non fa caso, perché nel mio lavoro ho scoperto da subito che ogni italiano è muratore, architetto e perfino ingegnere. Ma il fatto che lui ce l'abbia con i grattacieli è perfettamente coerente con il suo essere sinceramente e naturalmente conservatore, lui non critica quel grattacielo, lui disprezza la forma grattacielo perché vi coglie una forma contro natura. E il pregio grandissimo che io trovo in lui è proprio una carnalità, una aderenza alla realtà umana che forse anche lui negherebbe sotto quel manto di snobismo che mette in bella in mostra, come dichiara sinceramente, per darsi un tono. Leggendo il suo Manifesto della Destra Divina si comprende bene, oltre il tono urticante, che è uno dei pochi che dice, anche esagerando, ciò che pensa e ciò che molti pensano, senza nascondersi dietro veli di perbenismo e conformismo. Si può dissentire da lui, senz'altro, ma non gli si può non riconoscere grande onestà intellettuale (sono certo che queste parole lo disgustano).
Ma dove lo trovi uno che canta le lodi della caccia, della carne di cavallo, che è anti animalista in un mondo in cui c'è anche l'assessorato ai diritti degli animali (è una novità assoluta della nuova giunta comunale di Arezzo). Lui è biblico e quindi non può accettare il fatto che gli animali siano detentori di diritti.
Come fai a dir male di una assurdità del genere se non con i toni di Langone?
Che poi con le sue genialate ci guadagni non ci vedo niente di strano né di male: ci sono migliaia di giornalista e scrittori che lo fanno senza essere nemmeno geniali e non sapendo nemmeno scrivere!
Ciao
Pietro

Linea dei fantuttoni ha detto...

vilma, il bello è che camillo scrive:

"Luigi, Luca, chiaramente voi di urbanistica non sapete nulla, nada, zero: e allora perché ne scrivete?"

l'assioma sottinteso è che lui ne sappia tantissimo

robert

Anonimo ha detto...

Pietro, mi pare che rivolti un pò la frittata e non ci sarebbe niente di male, è d'accordo anche l'Artusi, ma se la frittata è il mio commento, ho qualcosa da ridire.
Bisogna premettere che, se vale il salomonico concetto che Langone o lo adori o lo detesti, partiamo male: tu lo adori, io lo detesto, ogni dialogo sembrerebbe precluso, ma voglio continuare.

Sull'architettura: "questa materia per tutti. Se lo è per Masseroli perchè non dovrebbe esserlo per LAngone?". Qui rivolti, Pietro, io ho sostenuto il contrario, se è per Langone, perché non dovrebbe esserlo per Masseroli? Piccola differenza: Masseroli non ci affligge con preghiere da saputello di provincia e anche se fosse, tu non te le leggeresti e non le amplificheresti nel tuo blog.

Sulla sua carnalità e aderenza alla realtà umana, sulla sua onestà intellettuale: le prime due 'qualità' si evincono soprattutto dal narcisismo con il quale esibisce sul suo sito il suo corpo in una grottesca sequenza di ritratti: 'Langone seduto', 'Langone sdraiato', 'Langone in primo piano, 'Langone a mezzo busto', 'Langone in piano americano'. E l'onestà intellettuale la individui forse nella sua tenace, coerente aderenza alle stesse idee, da anni? Ma non è che "solo gli stupidi non cambiano mai idea"?

Sull'animalismo: "lui è biblico", ma non è che sia molto originale, ci sono migliaia di cacciatori e pescatori convinti nel mondo, noi tutti divoriamo mucche, maiali, volatili senza alcun senso di colpa, in molte civiltà la corrida, metafora della lotta per la sopravvivenza, trasforma in spettacolo collettivo l'uccisione del povero toro, che vuoi che sia mangiarsi la carne di cavallo ……

Considernado poi che Langone non ha una laurea, non solo in architettura, ma in nessun'altro ambito più o meno affine, che non ha scritto libri sull'argomento, che non progetta, che non fa piani regolatori, prendendo per buona la tua affermazione secondo la quale "ogni italiano è muratore, architetto e perfino ingegnere" ma, aggiungerei, non si perita di scrivere preghiere sui giornali, rivolterei in questi termini la citazione di Robert: "Langone, chiaramente tu di urbanistica non sai nulla, nada, zero: e allora perché ne scrivi?"

Vilma

Pietro Pagliardini ha detto...

Vilma, proverò a rispondere in maniera puntuale con una premessa però: perchè Langone non dovrebbe scrivere di architettura e urbanistica? Mica saranno autorizzati solo gli gli architetti a parlarne? Il fatto che non sia laureato mi sembra davvero superfluo: neanche Steve Jobs e Bill Gates lo sono eppure sono dei geni dell'informatica, oltre che del denaro. Qundi se lui ci campa....ripeto, qual è il problema! Certo, Jobs e Gates hanno cambiato il mondo, ma c’è anche chi, a mio avviso sbagliando, li giudica molto male. Se Langone sbaglia o dice castronerie, ognuno può contestarle, evidentemente, ma se vende, e pare che venda, vuol dire che ha un seguito. Non sarà mica il primo e solo dilettante giornalista che vende e che pontifica? Io ne conosco davvero molti e vorrei evitare di fare l'elenco. Di tuttologi in circolazione poi ne abbiamo a iosa. Per dirne uno, Corrado Augias: si occupa di tutto. Buon per lui. Io lo evito ma se mi capita di vederlo dissento, ma mica gli voglio negare il diritto di dire le sue corbellerie su religione, libri, metropoli e postmetropoli! E se anche lui vende, vuol dire che ha seguito. Che Langone sia narcisista è più che probabile.
Detto questo, vengo al punto.
Masseroli non ci affligge con le preghiere ma Masseroli fa (faceva) urbanistica e architettura. Dunque mi sembra più che lecito dirne male o dirne bene. Langone ne dice male.
Onestà intellettuale non è non cambiare idea ma non nascondere le proprie sotto veli di parole: lui è dichiaratamente conservatore in tutto e lo dichiara. E' un modo per ricavarsi uno spazio mediatico? Può darsi, ma qual è il problema ancora? Pensa a quei giornalisti, tra l'altro molto bravi, che hanno costruito una fortuna nel rovistare nella spazzatura altrui! Ve ne sono almeno tre o quattro di livello altissimo! A me uno in specie, Travaglio, risulta insopportabile, e credo sia un elemento di corruzione del pensiero, però mi salvo non guardandolo e non leggendolo. Non ho altra scelta. Ma certo non mi sento di condannarlo perché ci guadagna e assai, metto solo in guardia chi lo crede un vate.
Sull'animalismo Vilma ho l'impressione che tu non guardi molto la TV: non c'è sera che al TG non ci sia un servizio con la ministra Brambilla che ci addolora con qualche proposta salvifica per gli animali tipo abolire il nerbo al Palio di Siena: ma vogliamo scherzare!
Quando non c'è lei c'è qualcosa o qualcuno di analogo. E intanto, come tu dici, tutti (o quasi) mangiamo carne). Proprio ieri ho sentito questa notizia: un uomo, oltre che picchiarla, ha costretto la moglie malata di cancro a prostituirsi. Prima di morire la donna ha trovato la forza di denunziarlo. Condanna: 5 anni. Io ti dico che se uno prende a calci un cane e lo ammazza si prende di più. Ci sarà una gerarchia di valori, per quanto sia turpe maltrattare un cane? Ti ripeto che ad Arezzo c’è l’assessore ai Diritti degli animali: avrà un senso comune la cosa? I cacciatori, per la paura di passare male, dicono che loro presidiano l’ambiente! E’ vero, in qualche caso, ma il modo in cui lo dicono, da missionari, è patetico. Quindi tesser le lodi del fucile e della caccia è, come minimo, anti-conformista.
Sull’ultima osservazione, per il discorso della laurea ho già detto, sul fatto che non ne capisca niente …. siamo ai punti di vista. Talvolta prende abbagli sugli architetti ma sui grattacieli io sono totalmente dalla sua parte. D’altra parte, se anche Celentano e Grillo sono guru……beh, c'è una bella differenza.
Ciao
Pietro

Anonimo ha detto...

Non mangio carne da circa 15 anni, forse il suo sapore non mi e' mai piaciuto, l'odore del pesce mi da il voltastomaco, pensare che un animale passi la sua breve vita confinato in pochi metri quadrati in attesa del macello mi disgusta, ma alcune volte sono d'accordo con Langone!

Che sia un narcisista me lo rende ancora piu' simpatico.
Pensare che un uomo obiettivamente non stupendo possa mostrassi in quelle pose da divo americano ... mi fa pensare ad una certa autoironia, ma questa forse e' una mia sensazione!

Per quanto riguarda i suoi titoli accademici, mi conferma ancora una volta quanto sia inutile una laurea!
Quella di architettura in particolare, grazie alla quale si sono riempiti gli scaffali delle biblioteche delle facolta' di noiosi e inutili libri "scritti" soltanto per giustificare un assegno di ricerca!

Bastano poche righe scritte da un non architetto, riguardo ad una non urbanistica per scatenare un dibattito divertente e per me interessante.

Un saluto da Lecce, Francesco Gazzabin

Pietro Pagliardini ha detto...

Pensare che proprio a Lecce mangiano la carne di cavallo! Forse è per questo che Francesco non ne mangia più. Era anemico e ne ha fatta indigestione.
Comunque non resta che togliere il valore legale al titolo di studio e poi le qualità e i contenuti o le mancanze si potranno giudicare a prescindere.
Ciao
Pietro

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