Pietro Pagliardini
Guardando nel link che segue queste 12 foto di minareti sparsi in ogni parte del mondo non è difficile riconoscere, per una buona metà di essi, la regione geografica in cui essi si trovano:
Ci sono alcune stranezze, è vero, come una Giralda a Parigi, ma complessivamente queste moschee hanno saputo assimilare alcuni caratteri architettonici dei luoghi, pur conservando intatta la loro riconoscibilità di luogo di culto islamico.
Si potrà attribuire questo fatto al carattere fortemente identitario di quella religione, si potrà ipotizzare una sapiente strategia di penetrazione, si potrà perfino pensare ad una cultura che non ha fatto i conti con la modernità, in specie dal punto di vista sociale e politico, si potrà dire tutto quello che si vuole ma resta questo fatto: le moschee sembrano avere la capacità di conservare la loro forma tradizionale e contemporaneamente di adattarsi, per quanto possibile, alle varie realtà. Le chiese cattoliche hanno, invece, perso l'una e l'altra.
Ma è davvero inevitabile la coesistenza tra tradizione e modernità, identità e tolleranza? Dobbiamo proprio rassegnarci alla scelta tra una modernità indistinta, vuota e relativista, e una tradizione identitaria ma anti-moderna e totalizzante?
4 commenti:
Pietro, il tuoi mi sembra uno dei punti di vista più intelligenti riguardo a tale questione. Comunque, il punto di vista anche architettonico.
Una parte della risposta deriva da questo: mentre, nella sua storia, il cristianesimo ha sviluppato architetture sostanzialmente europee (afferenti soprattutto a due grandi modalità: quella classicista e quella medioevalista, ma comunque europee), l'architettura islamica si è sviluppata fin dall'inizio con disparate modalità locali: l'architettura arabica non è la stessa di quella egiziana, o magrebina, o moresca, e ancora è diversa quella ottomana, quella persiana, quella indiana mogul ecc. Esiste tuttavia una certa continuità geografica in queste modalità architettoniche: nessuna si è affermata come "tipo" di rifermento valido per tutte, ecc.
In qualche modo, stava quasi avvenendo con l'impero ottomano e la sua architettura. Ma non è avvenuto.
C'è comunque da dire che in ogni caso non c'è stato mai uno "stile moderno" per le moschee. Il massimo del "moderno" nelle moschee contemporanee, almeno quelle mostrate nella rassegna del foglio, mi sembra proprio quella di Roma di Portoghesi.
biz, io ti ringrazio, ma come avrai notato mi sono limitato ad una osservazione semplicissima e ad una serie di domande. Quello che tu dici è vero, come è però vero che anche le chiese hanno assunto caratteristiche diverse in funzione dei luoghi. Il gotico non è affatto uguale in tutta Europa.
La domanda vera è: perché l'islam ha conservato questa caratteristica e la cristianiatà no? Non volevo dare una mia risposta, che in realtà non ho come risposta definitiva, perché forse avrei dovuto parlare d'altro e sconfinare in un campo che viene prima dell'architettura ed esula abbastanza dal campo di questo blog.
Ciao
Pietro
La risposta che darei alla tua domanda sarebbe basata su un fatto di fondo.
Il Cristianesimo si sviluppò durante il dominio forte dell'Impero Romano. Il suo "istituzionalizzarsi" non ha dunque potuto prescindere dall'innestarsi su strutture giuridiche, istituzionali e anche di tipo architettonico molto forti che derivano dall'Impero (le stesse strutture istituzionali medioevali europee si pongono in continuità con l'Impero Romano).
Per l'Islam la cosa è diversa.
Esplode e si espande di botto, quasi dal nulla. In un certo senso, è nato totalmente a prescindere dagli Imperi.
Pertanto, non ha sviluppato "forme istituzionali" e "forme architettoniche" pre-strutturate che comportavano una nuova civilizzazione ove si andava ad instaurare, ma si innestatava nelle varie e preesistenti, pur introducendo un apporto niente affatto indifferente.
Quindi, di base, e al di là di altri fattori contingenti, l'Islam potrebbe avere una maggiore capacità di adattamento rispetto al Cristianesimo.
Originale punto di vista il tuo.
Io avrei affrontato la domanda in altro modo cercando di darmi una risposta al fatto se il Cristianesimo, padre ma al tempo stesso figlio della cultura occidentale, che ha avuto l'illuminismo, che ha un'aspirazione universalista e relativista, possa ancora essere capace di esprimere valori legati alla tradizione, a confronto con un Islam che invece non ha avuto l'illuminismo, e si ritrova in una modernità ipertecnologica con valori che, in buona parte, sono rimasti medioevali e per noi non accettabili ma riesce, proprio per questo, a restare fortemente radicato alla tradizione stessa.
Queste sono domande che mi pongo e non risposte convinte e definitive, dubbi e non certezze consolidate.
Ciao
Pietro
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