tag:blogger.com,1999:blog-1239916086652624689.post4105491491100216570..comments2023-06-27T17:53:51.865+02:00Comments on DE ARCHITECTURA: IL PERICOLO DI UNA CULTURA MONODIREZIONALEPietro Pagliardinihttp://www.blogger.com/profile/08270052623457877178noreply@blogger.comBlogger10125tag:blogger.com,1999:blog-1239916086652624689.post-45529715112556431352010-11-26T12:26:24.034+01:002010-11-26T12:26:24.034+01:00se ti interessa vedere l'anticorbu alla bienna...se ti interessa vedere l'anticorbu alla biennale:<br /><br />http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-43296da2-fa60-437d-9a4e-730fe3049cc3.html#p=0<br /><br />non ti devi guardare l'intera puntata (anche se magari rischi che vi siano altri discorsi antimodernisti che ti interessano) bastano 3-4 minuti.<br /><br />rob<br /><br />PS: per la firma, non sono matto, è il mio cane che abbaia così, è un cane dodecafonico :-))) e, come tutti i cani, è senza radici... si affeziona alle persone, non al territorio...Linea di ba-ba uau-uau ba-ba uau-uauhttp://lineadisenso.splinder.com/noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-1239916086652624689.post-6537072994319902862010-11-21T22:31:52.223+01:002010-11-21T22:31:52.223+01:00No, non lo sapevo. Non seguo né la Biennale né i v...No, non lo sapevo. Non seguo né la Biennale né i vari festival bar dell'architettura. Sarà l'età, ma gli eventi non mi interessano. Guardo qualche foto, leggo qualche titolo di copertina dei vari direttori, e ho subito un rifiuto. Ripeto, è l'eta che mi induce a non credere alle copertine lucide. E poi al liceo mi hanno insegnato a guardare dietro le cose. E' scomodo perché col tempo si diventa cinici e disincantati, ma è un vizio acquisito che difficilmente si perde.<br />Il fatto che sia anticorbuseriano è uno scoop ma....non vorrei che le sue opere fosse peggio di quelle del suo nemico. Però non le ho viste e non posso dire.<br />Quanto al restauro garbato di cui tu parli, che è certamente meglio di quello gridato e ignorante della Fortezza di Arezzo, tuttavia continuo a non comprenderne il significato, lo scopo, la filosofia. Quella è la tecnica che viene usata per quadri e affreschi.<br />La differenza tra un quadro e un edificio, ancorché monumentale, sta nel fatto che quest'ultimo nasce sempre con uno scopo: l'utilitas è il suo primo attributo. Prima di essere monumento era edificio vissuto dalle persone. Serviva a qualcosa, non aveva come unico scopo l'arte. Il modo migliore per salvaguardare quel bene è considerarlo ancora edificio e quindi, che si voglia riutilizzare oppure no, ma a maggior ragione nel primo caso, io credo dovrebbe essere ricostruito con le stesse tecniche costruttive dell'origine. La visione di congelare la vita di un edificio ad una determinata fase (quale?), cioè di "conservarlo", invece di "restaurarlo", monumentalizza e astrae dal contesto l'edificio stesso, lo consegna agli storici, ai critici, lo fa uscire dall'architettura per consegnarlo all'arte. Ma l'architettura "può" essere arte ma "non deve" essere arte. Quando è arte è forse qualcosa di più di un quadro, quando non lo è, è qualcosa di diverso. In ogni caso non è mai assimilabile ad un quadro.<br />Dunque l'edificio "conservato", contrariamente a quello che suggerisce la parola, è "stravolto" nella sua essenza. Utilizzare materiali analoghi a quelli originari, quindi non dissonanti, è sicuramente meglio che mettersi a fare il creativo, ma stravolge ugualmente l'architettura, la cui parte tecnico-costruttiva è la sua stessa essenza e la sua ragione di esistere, ed è comunque il primo passo verso la manomissione creativa: se accetti il fatto di distinguere il "vero" dal "falso", la conseguenza dell'acciaio o di che altro è inevitabile.<br />Poi esistono casi straordinari in cui può essere èreferibile "conservare" una ferita all'edificio, che so, nel caso di eventi bellici o altri casi eccezionali in cui il fatto storico appartiene alla coscienza collettiva di una città, di un popolo e in cui quell'evento deve essere ricordato, per motivi civili, e allora il fatto architettonico può andare in secondo piano. Ma sono davvero pochi casi. Nella stessa fortezza di Arezzo c'è un altro bastione minato dai francesi e, poiché quella è un pezzo di storia della città molto controverso io posso capire che la ferita venga conservata. Ma davvero sono eccezioni la cui scelta però non è dell'architetto ma della comunità.<br />Ciao<br />PietroPietro Pagliardinihttps://www.blogger.com/profile/08270052623457877178noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-1239916086652624689.post-71661614596863996792010-11-21T20:17:56.725+01:002010-11-21T20:17:56.725+01:00Ettore è sempre un po' “apocalittico”. Io non ...Ettore è sempre un po' “apocalittico”. Io non sono esperto di restauro, comunque in passato ho avuto ho avuto a che fare con esso assieme (e guidato) da altri professionisti molto più esperti di me, si metteva in pratica la logica di Vilma: ci si distacca e si denuncia pur usando materiali "tradizionali"; colori, intonaci e finiture sono infinite, non è necessario a tutti i costi tecnologia “hard”. Non ho trovato molta ignoranza in materia e il rapporto delicato tra strutture murarie, calcestruzzo e cemento era un tema all'ordine del giorno. Comunque, una cosa mi ha assai stupito del post, il degrado del cls: la carbonatazione la scoprii all'università (prima metà anni '90), grazie al al mio professore di “consolidamento e...”. Era ben più restrittivo di ciò che riporta Ettore, la carbonatazione avanza 1mm l'anno, anche se il cls è ben gettato, i copriferri son ben fatti, le armature non arrugginite in fase di getto... niente, non c'è verso, 25-30 anni e i problemi insorgono, ragion per cui concludeva:<br />- Ragazzi, il cls a vista... scordatevelo! Intonacatelo, rivestitelo, incappottatelo, in poche parole: proteggetelo... sappiate che ho visto condomini degli anni 50 demoliti... la struttura interna in cls praticamente non esisteva più. Quindi, se non volete guai, il cls a vista, evitatelo.<br />Ovviamente con mio sommo dispiacere, era un quinquennio ancora postmodernista, ero arcistufo di colonne, timpani, simmetrie, basamenti e rivestimenti in pietra... e io andavo alla ricerca (come un carbonaro) dei Tadao Ando, del primo David Chipperfield e delle ultime cose di Louis Kahn... come dire: non c'era opera dove il cls a vista non facesse capolino :-)))<br /><br />Rob<br /><br />PS: Pietro, lo sai vero che alla Biennale c'era un sala intera di un artista anti-corbuseriano? cazzarola... sapessi che cattivo... te in confronto sei un agnello :-)Linea del cls carbonaro...http://lineadisenso.splinder.com/noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-1239916086652624689.post-15298999044954354212010-11-20T12:30:50.448+01:002010-11-20T12:30:50.448+01:00mi permetto di mandarvi un link ad un articolo di ...mi permetto di mandarvi un link ad un articolo di Mariopaolo Fadda:<br />http://www.antithesi.info/testi/testo_2.asp?ID=311<br />interessante anche il commento di Allessandro Baricco. <br />Ciò che vorrei sottolineare è che il discorso sul restauro non è così facilmente divisibile in bello/brutto, corretto/scorretto, modernista/antichista, culturale/tecnicista ecc.<br />Credo di aver capito le intenzioni di Ettore, e per scrivere una trattazione come la sua è necessario mettere dei punti fermi, in qualche modo categorizzare per rendere comprensibile la sintesi del discorso.<br />Ma resto del parere che le tue conclusioni siano in gran parte arbitrarie.<br /><br />VilmaAnonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-1239916086652624689.post-43051893960807011662010-11-20T12:16:57.355+01:002010-11-20T12:16:57.355+01:00cara Vilma,
ti ringrazio per i complimenti e ti r...cara Vilma,<br /><br />ti ringrazio per i complimenti e ti rispondo sul perché abbia messo le due cose insieme.<br />Il "restauro creativo" va a modificare il manufatto originario, e come tale lo snatura. Spesso poi, per consentire le aggiunte derivanti dal "restauro creativo", il manufatto originario deve subire degli stravolgimenti strutturali irreversibili.<br />Se per "restauro creativo" vogliamo parlare delle aggiunte alle chiese e castelli francesi fatte da Viollet-Le-Duc e compagni, non credo che ci sarebbe da lamentarsi, anche perché sarebbero fatte partendo dalla conoscenza del sistema strutturale originario e dalla conoscenza delle regole compositive dell'autore antico, se invece il "restauro creativo" è quello proposto alla Fortezza di Arezzo o all'Altare della Patria (l'ascensore posteriore), allora sarebbe meglio che gli autori pensassero a realizzare i loro manufatti altrove. Se domani mi venissero a mostrare un progetto di "restauro creativo" per il completamento della torre campanaria mozza di San Biagio a Montepulciano, purchè seguendo il programma di San Gallo, sarei il primo a firmare per l'approvazione.<br />Un caro saluto<br />Ettoreettore mariahttps://www.blogger.com/profile/17315090788845286549noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-1239916086652624689.post-34901483010736457332010-11-20T12:10:59.701+01:002010-11-20T12:10:59.701+01:00Vilma, detta così e considerando i due fenomeni se...Vilma, detta così e considerando i due fenomeni separatamente hai sicuramente ragione perchè una è una scelta tecnica e l'altra metodologica.<br />Però il legame esiste in quanto entrambe negano il "restauro" a favore della "conservazione", il rispetto non solo delle caratteristiche storiche ma anche costruttive originarie dell'oggetto a favore di tecniche nuove e di interpretazioni contemporanee.<br />Credo che questo volesse dire Ettore.<br />E se invece voleva dire qualcosa d'altro, lo dico io, nel senso che non posso non vederci questo legame.<br />Poi può darsi anche che il tecnicismo abbia preso la mano e che sia riducibile dunque a scuole di pensiero tecniche, ma, gira gira, sotto, volontariamente o involontariamente, c'è un atteggiamento verso il bene completamente diverso dalla lettura storica, tipologica e delle sue caratteristiche costruttive.<br />Ciao<br />PietroPietro Pagliardinihttps://www.blogger.com/profile/08270052623457877178noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-1239916086652624689.post-48061387901978299932010-11-20T11:29:45.618+01:002010-11-20T11:29:45.618+01:00Complimenti a Ettore per una preparazione di eccez...Complimenti a Ettore per una preparazione di eccezionale vastità e profondità, solo una riflessione, rivolta sia a Ettore che a Pietro: 'restauro creativo' e 'restauro con l'uso del c.a.' non sono necessariamente la stessa cosa, perché coinvolgere il primo, che è espressione di una posizione culturale, con il secondo, che è una scelta (sbagliata) eminentemente tecnica? Non è che la vis polemica vi ha preso la mano (per la serie 'l'occasione fa l'uomo ladro, ma anche ipercrititco')?<br /><br />VilmaAnonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-1239916086652624689.post-37452861429248182652010-11-20T07:15:39.032+01:002010-11-20T07:15:39.032+01:00Caro Lorenzo,
ti ringrazio per il commento, non av...Caro Lorenzo,<br />ti ringrazio per il commento, non avevo dubbi che le frasi di Viollet avrebbero colpito per la loro attualità.<br />Quanto alle lezioni all'università, so bene che ci sono alcuni docenti che raccontano raccontano la verità relativamente al cemento, purtroppo però molti di essi continuano ad esser convinti della validità del "restauro creativo" e della differenziazione tra vecchio e nuovo. Dopo L'Aquila l'evidenza dei fatti era talmente grande, che sostenere posizioni diverse diveniva impossibile: Parafrasando Goethe quando esprimeva il suo parere sugli effetti dell'eruzione del Vesuvio del 79 d.C., direi che il dramma umano e culturale abruzzese ha avuto il "merito" di aprire gli occhi a molte persone.<br />Un caro saluto<br />Ettoreettore mariahttps://www.blogger.com/profile/17315090788845286549noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-1239916086652624689.post-46119050401155678142010-11-19T22:09:09.868+01:002010-11-19T22:09:09.868+01:00Grazie Ettore per questo post! Incredibili le fras...Grazie Ettore per questo post! Incredibili le frasi di Viollet-Le-Duc... sembra che siano state scritte ieri! Per quanto riguarda l'insegnamento del restauro, ti porto una testimonianza che ti potrà dare un po' di speranza: in cinque anni di università (Quaroni) i vari professori di Restauro, Consolidamento degli edifici storici e Statica delle murature ci hanno sempre parlato in termini molto negativi dei restauri eseguiti con l'uso del cemento armato. Stesso dicasi per la conferenza che c'è stata a Valle Giulia un paio di settimane dopo il terremoto de L'Aquila. Magari ho solo avuto fortuna, però penso che il futuro ci possa portare a svolte positive.<br />ciao ciao<br /><br />Lorenzolorenzoleggerihttps://www.blogger.com/profile/04130253095479127860noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-1239916086652624689.post-74791393561200845222010-11-19T18:56:26.433+01:002010-11-19T18:56:26.433+01:00grazie Pietro!grazie Pietro!ettore mariahttps://www.blogger.com/profile/17315090788845286549noreply@blogger.com